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#19
L'Alaterno e il Glicine del Mercato
GREEN ROUTE

RHAMNUS ALATERNUS
WISTERIA NUTT (GLICINE)

Via Baccina, 36

L'Alaterno è stato documentato nei trattati botanici medievali e rinascimentali, dove era descritto sia per le sue proprietà medicinali che per il suo utilizzo in agricoltura e artigianato. La sua resistenza a condizioni aride lo rese una pianta apprezzata nelle aree mediterranee per il rimboschimento. L’alaterno (Rhamnus alaternus) è una pianta utilizzata per il rimboschimento di aree aride e rocciose. Il suo legno, duro e di colore giallo-brunastro, ha un odore sgradevole e viene impiegato in ebanisteria e tornitura. Le sue parti (frutti, foglie e rami) sono utilizzate per produrre pigmenti coloranti, come il verde di vescica, e un tempo si impiegavano per tingere i tessuti di giallo. I fiori melliferi servono per produrre miele delicato, mentre i frutti essiccati hanno proprietà lassative e vermifughe.

L’alaterno possiede proprietà medicinali grazie a triterpeni e flavonoidi, che lo rendono antipertensivo, antiarterosclerotico e antiossidante. Recenti studi suggeriscono che i suoi estratti possono inibire la proliferazione delle cellule responsabili della leucemia. Tradizionalmente, era usato contro malattie epatiche e in Sardegna si credeva curasse l’itterizia grazie al suo colore giallo. Pediluvi a base di alaterno venivano usati contro la stanchezza dei piedi. In Campania, per legge, si pianta un alaterno per ogni neonato.

Usi medicinali: Lassativo grazie ai glicosidi antrachinonici (mitigato con altea e malva). Tradizionale galattagogo e ipotensivo.

 

L'alaterno è un arbusto sempreverde della famiglia delle rhamnaceae. L'alaterno è alto fino a 5 m. I Fusti con la corteccia rossastra, e rami giovani pubescenti; chioma compatta e tondeggiante, con foglie alterne, di 2–5 cm, a volte quasi opposte, ovali o lanceolate, coriacee, di colore verde lucido superiormente, verde-giallastre inferiormente. I fiori dioici piccoli raccolti in un corto racemo ascellare di colore giallo-verdastro, con petali isolati o assenti, fioriscono da febbraio ad aprile; i frutti di 4–6 mm sono drupe ovoidali, decorative di colore rosso-brunastro, nere a maturità, contengono da 2 a 4 semi. È un tipico componente della macchia mediterranea e delle garighe delle regioni a clima mediterraneo del livello del mare fino ai 700 m di altitudine.

 

Wisteria Nutt. è un genere di piante rampicanti della famiglia delle Fabacee (o Leguminose), note col nome comune di Glicine. Il nome è stato attribuito in onore di Gaspare Wistar (1761-1818), studioso di anatomia di Filadelfia. Il glicine fu introdotto in Europa nel 1816 grazie a un capitano inglese, Robert Welbank, che lo trasportò su una nave della Compagnia delle Indie Orientali. Inizialmente ignorato dai botanici inglesi, la "vite blu" proveniente da Cina e Giappone divenne popolare solo alcuni anni dopo, conquistando i giardini europei. Oggi, uno dei primi esemplari importati vive ancora nei Kew Gardens di Londra: è il glicine più antico e spettacolare d’Europa.

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Il glicine è associato a tradizioni cinesi e giapponesi. In Giappone, gli Imperatori portavano in viaggio bonsai di glicine come doni simbolici. Questi piccoli alberi erano offerti alle corti straniere come segno di amicizia e benevolenza, rafforzando legami diplomatici tra nazioni.

 

Le Wisteria crescono avvolgendosi attorno a qualunque supporto sia in senso orario (come W.floribunda) sia in senso antiorario (W.sinensis)Possono crescere fino a 20 m in altezza e 10 m in orizzontale. L'esemplare di Wisteria più estesa al mondo è stata piantata nel 1894 e si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles (California): occupa una superficie di oltre 0,4 ettari e pesa 250 tonnellate.Le foglie sono alterne, lunghe da 15 a 35 cm, imparipennate, con da 9 a 19 foglioline. I fiori sono riuniti in racemi penduli lunghi da 10 a 80 cm, viola, rosa o bianco. La fioritura è precedente o contemporanea alla fogliazione ed avviene in primavera in alcune specie asiatiche, e in tarda estate nelle specie americane e in W. japonica. I fiori di alcune specie, in particolare W. sinensis, sono profumati.I frutti sono dei legumi e contengono semi velenosi. Tutte le parti della pianta contengono una saponina chiamata wisterina, che è tossica se ingerita e può causare vertigini, confusione, problemi di linguaggio, nausea, vomito, dolori di stomaco, diarrea e collasso ma la maggior concentrazione è nei semi.I semi di glicine hanno causato avvelenamento in bambini e animali domestici in molti paesi, producendo gastroenterite da lieve a grave e altri effetti.

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